(28 luglio – 2 agosto)
28 luglio
Dopo quasi tre anni, eccoci finalmente di nuovo a Parigi.
Viaggio in aereo, in una bella giornata serena, che ci ha concesso il panorama delle Alpi, ahimè sgombre di neve, e arrivo a casa dopo lungo tragitto sui treni e metropolitane. Inizio fortunato è degno di nota: mentre siamo fermi ai distributori di biglietti per comperare quello necessario a raggiungere Parigi con i mezzi pubblici, si avvicina Andrea, una bella ragazza brasiliana in partenza per il suo paese, e ci offre tre biglietti per i mezzi pubblici da usare in città, a lei non servono più. Gesto notevole!
A casa, dopo esserci sistemati, necessario giro nel Marais e prima spesa. Parigi sa ormai un po’ di casa. Domani aspettiamo Laura e Fabrizio
29 luglio
L’idea è quella di raggiungere il nostro pescivendolo preferito, che installa un banchetto in rue St. Antoine nel fine settimana, e comperare del pesce fresco. Non c’è. Ma quel che è peggio, è scoprire che non ci sono più i consueti negozi di pesce ai quali ci rivolgevamo in passato, in rue de Bretagne o in rue des Archives.
Ripieghiamo su una bella fetta di controfiletto dal nostro macellaio preferito, che completeremo con un contorno di verdura. Speriamo nel mercato in boulevard Richard Lenoir domenica mattina.
Dopo una pausa a casa, ci avviamo a visitare una novità a Parigi: la collezione Pinault presso la ex Borsa Merci a Les Halles.
François-Henri Pinault, lo conosciamo, è un appassionato di arte contemporanea, e con i suoi spazi permette visibilità a opere e installazioni, anche mobili, che ne richiedono molto. Per noi non tutto è una novità, avendo frequentato i suoi interventi a Venezia, ma questa scelta è davvero straordinaria.
Lo spazio settecentesco della ex Borsa, perfettamente rotondo, sormontato da una cupola decorata da un affresco dettagliatissimo, riesce a rimanere grande protagonista e a salvare l’armonia nel contrasto con l’arte di giorni nostri.
Non manca l momento ludico del gioco con i palloncini a forma di pesce, presenze e non presenze. Qualcosa di nuovo che a Parigi mancava e che ha trovato spazi perfetti
St. Eustache La Bourse Il giardino La cupola L’interno La più intensa opera: due oroogi che cliccano insieme, finchè uno dei due si ferma …
Dopo la visita allarghiamo un po’ la passeggiata per tornare a casa, andiamo a vedere, e attraversare, la Senna, costeggiamo Notre Dame, ancora in fase cantiere, ma con una esaustiva e suggestiva mostra fotografica dei lavori di ristrutturazione dopo l’incendio, facciamo qualche acquisto sull’Ile St. Louis, e infine ci regaliamo un aperitivo in place du Marchè de St. Catherine
30 luglio
Oggi la giornata è dedicata a Laura e Fabrizio, graditissimi ospiti, e a un giro perlustrativi di una parte della città per rinfrescare i loro ricordi. Parigi da casa, la prima immancabile tappa è la Place des Vosges. Passando dall’hotel de Sully, ci avviamo verso la Senna, l’isle St. Louis, l’isle de la Citè, Notre Dame in ristrutturazione, la libreria Shakespeare, dove facciamo acquisti anche da regalare, il Quartiere Latino, la Sorbona, les Jardins du Luxembourg, fino a Saint Soulpice e la magia astronomica dello gnomone
Un breve spuntino ci permette di allungare il giro fino al Louvre, les Tuileries, place de la Concorde. Da lì inizia il percorso per ritornare a casa, lungo la rue Saint Honorè fino a place Vendome. Poi il Beaubourg, e finalmente rientriamo nel Marais.
Facciamo una spesa veloce ma ricca per cenare comodamente a casa: abbiamo percorso molti chilometri e ci vuole una doccia, è un po’ di riposo, per rimetterci in sesto e prepararci a domani: nuovo giro e nuovo itinerario
31 luglio
Oggi la giornata è dedicata alla Tour Eiffel, anche se ci limitiamo a guardarla dal basso: in preparazione alle Olimpiadi del 2024, la zona che ospita là Tour è stata trasformata in un giardino verde e fiorito. Proseguiamo, via metro, per Montmartre, dove allarghiamo un po’ il giro non solo alla chiesa del Sacrè Coeur e alla place du Tertre, ma anche alla zona della vigna, con la Maison Rose e il Lapin Agile.
Salendo verso Montmartre …
Rientriamo in metro verso casa con sosta alla Sainte Chapelle, per permettere ai nostri ospiti di visitarla: la giornata è stata lunga e intensa, ormai è quasi ora di cena, e di tornare
Place Vendome
1 agosto
E anche quest’anno salutiamo il mese di luglio, il mese più bello dell’anno.
Abbiamo solo mezza giornata a disposizione per stare in compagnia, e la trascorriamo facendo scoprire a Laura e Fabrizio la gradevole, e insolita, Promenade Plantèe. Allarghiamo il giro al Viaduc des Arts e poi in Faubourg St. Antoine, per scoprire un quartiere di Parigi meno battuto dal turismo, ma che riserva anche bellezza e qualche curiosità. Come la rue de Lappe e i suoi innumerevoli locali, chiusi o vuoti a quest’ora, ma pronti a riempirsi di gruppi di giovani dalla prima serata in poi
Uno spuntino veloce, ed è il momento dei saluti, momento sempre malinconico: accompagniamo i nostri ospiti fino alla metropolitana, con la quale raggiungeranno l’aeroporto
Per occupare il pomeriggio e rivedere qualcosa che ci piace molto, ci arrampichiamo fino alla chiesa di St. Etienne (purtroppo chiusa il lunedì) e ci sediamo in place de la Contrescarpe per una bibita e due chiacchiere. Da qui, tranquillamente, torniamo a casa, facendo tappa solo per procurarci la cena: stasera falafel, quelli buonissimi dell’As du Falafel di rue des Rosiers
2 agosto
Anniversario della strage alla stazione di Bologna, 1980, indimenticabile
Al mattino visitiamo L’Atelier des Lumieres, un ex spazio industriale (era una fonderia) dove, grazie all’ampiezza di pareti e pavimenti, vengono proposti filmati digitali.
In questa occasione ne vediamo due, dedicati rispettivamente ai pittori Kandinskj e Cezanne
Difficile raccontare a parole quello che si vede: le immagini, sempre in movimento, compongono e scompongono alcune opere tra le più note dei due artisti, facendo emergere per il primo lo studio dell’astrazione, e per il secondo quello della luce della Provenza. Il risultato è molto attraente e affascinante, la rappresentazione molto efficace, l’importanza dei colori è messa in grande evidenza, e si percepisce, per entrambi gli artisti, il percorso che li ha condotti alla creazione dei loro capolavori.
Nel pomeriggio, altra mostra, ma di tutt’altro genere: i mattoncini Lego compiono 90 anni, e sono festeggiati in uno spazio gioco e espositivo dove si alternano figure costruite (animali, oggetti, e personaggi cari ai bambini) con tavoli pieni di mattoncini a disposizione di piccoli visitatori. Una visita breve ma molto divertente.
Rientriamo a casa un po’ prima, perché domani si rientra e stasera bisogna cominciare a riordinare e organizzare per il viaggio di ritorno, ma ne approfittiamo per percorrere il boulevard Beaumarchè, sempre piacevole con le sue ricche vetrine e i bellissimi palazzi d’epoca
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